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Zito: sarà un’esperienza nuova e speciale

Ester Zito Ester Zito

35 anni, Ester Zito è un’altra ricercatrice che da quest’anno entra a fare parte del gruppo del Dulbecco Telethon Institute (DTI).
Dopo la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università Federico II di Napoli, Zito ha conseguito la specializzazione sempre nella città partenopea, presso l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (TIGEM), dove ha anche ottenuto il dottorato. L’esperienza di sei anni nel gruppo di ricerca coordinato da Andrea Ballabio e Maria Pia Cosma, le ha permesso di approfondire le sue conoscenze su una rara patologia metabolica: il deficit multiplo di solfatasi, malattia dovuta al difetto di un enzima situato nel reticolo endoplasmatico.
Nel 2008, la ricercatrice riesce ad ottenere un importante finanziamento dall’Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare (EMBO), che le consente di andare a lavorare negli Stati Uniti, all’Università di New York, e successivamente – grazie al grant europeo Marie Curie – a trasferirsi in Gran Bretagna, presso l’Università di Cambridge.
Ora, grazie al “Programma Carriere” di Telethon, potrà costituire un gruppo di ricerca tutto suo presso l’Istituto Mario Negri di Milano, dove si trasferirà ufficialmente entro la fine dell’anno.

Il progetto: Analisi delle basi molecolari delle miopatie correlate alla proteina SEPN1
Le proteine sono coinvolte in molti processi fisiologici; alcune agiscono come catalizzatori biologici (enzimi) di numerose reazioni chimiche che avvengono nell’organismo. Per poter assolvere alla loro funzione biologica, esse acquisiscono una specifica conformazione tridimensionale, tramite un processo detto di riarrangiamento proteico. L’acquisizione del corretto stato 3D delle proteine richiede, a sua volta, l’ausilio di altre proteine ed enzimi, che garantiscono la fedeltà del processo stesso.
Scientificamente è stato evidenziato che molte malattie sono causate da proteine che non riescono ad assumere la corretta conformazione 3D e, di conseguenza, non sono in grado di assolvere alla loro funzione biologica.
Ester Zito ipotizza che SEPN1 – proteina che se mutata causa la distrofia muscolare da spina rigida e altre miopatie – sia uno degli enzimi coinvolti nel processo di riarrangiamento proteico. Pertanto il suo progetto di ricerca mira a studiare il meccanismo attraverso cui SEPN1 promuove il riarrangiamento di proteine importanti per la fisiologia muscolare.
L’obiettivo finale è quello di riuscire a manipolare, attraverso l’utilizzo di farmaci, il meccanismo d’azione della proteina SEPN1, in modo da poter curare la miopatia di cui essa è responsabile.

Si ringraziano per le notizie fornite e per l’elaborazione del testo Renato La Cara e l’Ufficio Scientifico di Milano della Fondazione Telethon.

Testo redatto nel settembre del 2012.

Per ulteriori dettagli o approfondimenti:

Coordinamento della Commissione Medico-Scientifica UILDM (referente: Crizia Narduzzo), c/o Direzione Nazionale UILDM, tel. 049/8021001, commissionemedica@uildm.it.

Data dell’ultimo aggiornamento: 15 novembre 2014.

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