Nella ricerca una certezza, sempre più concreta e tangibile! È questo il motto con cui tutta la UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, anche in questo 2010 scende in campo con grande entusiasmo a fianco di Telethon, con cui da oltre vent’anni condivide l’obiettivo di arrivare a una cura per le distrofie e le altre malattie neuromuscolari, cura che per molte di queste è ogni giorno più vicina.
«Dopo tanti anni di instancabile collaborazione riaffermo con forza che senza l’impegno di Telethon non vi sono possibilità di sconfiggere le malattie neuromuscolari, contro le quali anche noi siamo in prima linea da cinquant’anni sia a sostegno della ricerca, sia per migliorare la qualità della vita di tutte le persone che ne sono affette e delle loro famiglie»: ha spiegato Alberto Fontana, presidente nazionale della UILDM, in occasione del lancio della Campagna di raccolta fondi Telethon 2010.
Infatti dal 1990, quando Telethon fu introdotto in Italia proprio dalla UILDM, gran parte delle circa 80 Sezioni Provinciali dell’Associazione distribuite sul territorio nazionale partecipa attivamente alla maratona con l’aiuto dei propri soci, dei volontari e di tutti quei cittadini che dedicano il loro impegno al lavoro di preparazione e realizzazione di iniziative di raccolta, che ad oggi hanno consentito di raggiungere la cifra complessiva di oltre 10 milioni di euro.
Anche quest’anno, quindi, per sensibilizzare ulteriormente i cittadini a donare a favore della ricerca promossa da Telethon, la UILDM sta organizzando in tutta Italia eventi, iniziative e punti di raccolta. In particolare, per rafforzare un legame già forte tra Telethon e le Sezioni Provinciali dell’Associazione, la UILDM sta promuovendo un ciclo di giornate di sensibilizzazione e informazione che hanno come protagoniste alcune sue realtà locali.
«Si tratta di un’iniziativa importante che sta riscuotendo un grande successo e attraverso la quale vogliamo confermare ancora una volta la nostra fiducia incondizionata a Telethon – ha dichiarato il direttore operativo UILDM Cira Solimene -, riconoscendo ad esso l’unica opportunità per sconfiggere le distrofie e le altre malattie neuromuscolari e per provare a offrire, in questo modo, la certezza per il domani delle persone distrofiche appena nate o che addirittura devono ancora nascere. Permettendo così alla UILDM, parallelamente, di usare le proprie forze e risorse per chi, ragazzo o adulto, con la malattia deve convivere e lottare ogni giorno, consapevole, però, che nella lotta non è solo».