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Manifestazione 13 giugno contro i tagli al sociale

Un momento della manifestazione del 13 giugno

Abbiamo già fatto sacrifici anche pesanti, peraltro già da qualche anno, e subire ulteriori tagli alle politiche sociali da parte dello Stato francamente ci sembra inaccettabile!

Con questo spirito di rivendicazione e coscienti di combattere una giusta causa, nella mattinata di mercoledì 13 giugno davanti alla sede della Regione Lombardia a Milano un rumoroso e nutrito corteo promosso e organizzato da LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilità), FISH (la Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e FAND (Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili), ha manifestato contro i tagli al sociale e ai servizi imposti dallo Stato alle Regioni con ricadute dirette sulle persone con invalidità.  Hanno partecipato alla manifestazione di protesta anche le sezioni UILDM di Legnano (partecipazione numerosa), Bareggio e Milano.

Le cifre dei tagli draconiani imposte dai vari governi succedutisi negli ultimi anni sono davvero spaventose: 100 milioni di euro in meno per le politiche sociali solo quest’anno, dopo che dal 2008 al 2011 sono stati cancellati il Fondo per la non autosufficienza e più che dimezzato il Fondo nazionale per le politiche sociali. Anche le scelte della Regione Lombardia sono criticabili perché ha diminuito i suoi investimenti per le politiche sociali, da 70 milioni di euro a 40 nello scorso 2011, peraltro sovvenzionando invece profumatamente le cliniche e gli ospedali privati.

Purtroppo diversi Comuni, senza i fondi necessari, stanno già cominciando a intervenire negativamente soprattutto sull’assistenza domiciliare, attività che permetteva a migliaia di persone disabili gravi di condurre, per quanto possibile, una vita dignitosa. A rischio azzeramento completo ci sono anche i servizi diurni e residenziali. La situazione si presenta, già a partire da queste settimane, davvero nera. E occorre mobilitarci, farci sentire.

Perciò la UILDM non poteva rimanere in silenzio ed infatti è scesa in campo e in prima linea a manifestare, criticando le scelte governative di continui tagli ai diritti delle persone con disabilità conquistati dopo decenni di dure lotte e impegnative battaglie sociali. E’ necessario porre un limite invalicabile sotto il quale non sia permesso scendere. Vogliamo a questo scopo sottolineare come per le persone che lottano ogni giorno contro la propria malattia, andare fisicamente a manifestare è doppiamente significativo.

La politica, soprattutto di questi tempi, non può rimanere sorda ma dovrebbe impegnarsi per sostenere le necessità e i bisogni fondamentali dei propri cittadini, in particolar modo di quelli oggettivamente più deboli, altrimenti quale sarebbe il suo ruolo?

Pessimisti a questo proposito, gli addetti ai lavori, anche se Franco Bomprezzi dal suo blog, lascia aperta la porta alla speranza: “Non è una manifestazione di piazza che cambia le carte della crisi, o modifica i bilanci pubblici, anche se, va detto, la Regione ha fatto sapere di aver reintegrato il fondo sociosanitario con uno stanziamento complessivo di 70 milioni di euro, e il Comune di Milano ha assicurato che nel bilancio preventivo la spesa per la disabilità sarà addirittura aumentata del dieci per cento rispetto a un anno fa”. (RLC)

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