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Al via i progetti sulle malattie muscolari neglette

Il logo di TelethonNei giorni scorsi Telethon ha ufficializzato il finanziamento di 11 nuovi progetti, nell’ambito di una nuova iniziativa, mirata a dare slancio allo studio di patologie estremamente trascurate e finora rimaste escluse dall’interesse della ricerca scientifica: il Bando per Progetti Esplorativi.

Questo tipo di finanziamento, nuovo per Telethon, è stato sviluppato in stretta collaborazione con UILDM, e presenta caratteristiche peculiari e, per certi aspetti, assai innovative. Prevede, infatti, il finanziamento di un anno a studi dedicati a tematiche definite da Telethon di anno in anno. Il primo bando si è focalizzato sulle malattie muscolari neglette. I fondi messi a disposizione dalla Fondazione riguardano un totale di 513 mila euro, soldi erogati solo a seguito di una rigorosa valutazione da parte della sua Commissione medico-scientifica. Un’altra bella notizia per il mondo della ricerca scientifica sulle malattie rare e per Uildm.

Lucia Monaco, direttore scientifico di Telethon ci tiene a sottolineare: «Abbiamo deciso di dedicare per la prima volta un bando a progetti incentrati su malattie che potremmo definire orfane di ricerca. L’idea è che – continua Monaco – nonostante siano finanziamenti contenuti e di breve durata, i ricercatori siano in grado di raccogliere dati preliminari sufficienti per concorrere successivamente al nostro bando principale e avviare studi più ampi e completi anche su queste malattie particolarmente neglette. Un bando come questo è l’ideale per offrire a giovani ricercatori che si stanno affermando di sperimentare il proprio talento e la propria motivazione in una direzione non ancora esplorata». Effettivamente, l’età media dei ricercatori finanziati è attorno ai 40 anni, e nessuno oltrepassa i 50.

Rivolgendosi ai ricercatori, il presidente UILDM e membro del Consiglio di Amministrazione di Telethon Alberto Fontana ha ricordato che «le malattie muscolari sono numerose e per molte di esse non si è ancora arrivati alla diagnosi genetica. Per alcune, nonostante l’identificazione del gene, non sono in corso ricerche mirate che facciano intravedere un progresso verso la cura. UILDM – ha evidenziato Fontana – è costituita anche dalle persone affette da queste patologie ad oggi meno studiate e il bisogno di vedere l’eccellenza della ricerca Telethon dedicata anche allo studio di queste malattie è la base sulla quale si fonda la nostra speranza di avere un giorno una cura». (R.L.C.)

Visualizza il comunicato stampa e la scheda con l’elenco dei progetti e dei ricercatori

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