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“Happy Hand in Tour” a Conegliano, per una nuova cultura sulla disabilità

Il logo della FISHUna grande società come Immobiliare Grande Distribuzione (IGD), uno dei principali player in Italia nel settore immobiliare della grande distribuzione organizzata, con quotazione in borsa, che sviluppa e gestisce centri commerciali su tutto il territorio nazionale, FISH ( Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) che raggruppa decine di Associazioni di persone con disabilità e le loro famiglie, CIP (Comitato Italiano Paraolimpico), di cui fanno parte le tante Federazioni Italiane dello sport praticato dalle persone con disabilità, sono i partner che lanciano in questi mesi il progetto Happy Hand in Tour.

La Società IGD ha già avviato nelle proprie strutture un percorso rivolto all’accessibilità ed è proprio proseguendo su questa linea di lavoro che intende muoversi anche Happy Hand in Tour, puntando a presentare la disabilità in modalità positiva, sintonizzandosi con la battaglia culturale che la FISH conduce ormai da più di vent’anni, basata innanzitutto sul principio che la disabilità non è dipendenza, né malattia, ma un fatto strettamente connesso all’ambiente, alla cultura e ai pregiudizi. Nelle giuste condizioni, infatti, le persone con disabilità studiano, lavorano, praticano uno o più sport, vanno in vacanza, conducono una normale vita sociale, formano una propria famiglia. In linea con CIP, che lavora attraverso le varie associazioni sportive nel territorio Nazionale, per garantire le attività sportive a tutte le persone con disabilità.

Ma come trasmettere ai cittadini questo nuovo paradigma sulla disabilità? Utilizzando strumenti di grande impatto come lo sport, da una parte, l’espressione creativo-artistica, dall’altra, declinata sotto diversi aspetti, per coinvolgere ad esempio il vasto popolo dei visitatori-fruitori dei Centri Commerciali in occasioni di incontro a fianco di noti sportivi con e senza disabilità, ma anche consentendo loro di cimentarsi direttamente in discipline quali l’hockey, il tennis tavolo, il calcio balilla in carrozzina, e ancora l’handbike (l’ormai celebre bicicletta mossa con la forza delle braccia), il kick boxing e il judo. Proponendo poi, su un altro versante, esibizioni musicali, laboratori di riciclaggio e artistici, documenti in video e altro ancora.

I vari eventi hanno felicemente preso il via a inizio ottobre, in Toscana e nel Lazio, e si protrarranno sino ai primi mesi del 2016, con tante iniziative in programma in ventisei Centri Commerciali di varie Regioni d’Italia. Tra queste vi è anche il Veneto, dove una delle prossime tappe è prevista per, sabato 7 e domenica 8 novembre, presso il Centro Commerciale Conè (Via San Giuseppe, 25) di Conegliano (Treviso).

A curare le varie iniziative della due giorni è stata la UILDM in collaborazione con l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), organizzazioni tutte componenti vitali della FISH, che si occuperanno di intrattenere le persone all’interno del centro commerciale con laboratori e anche con un rinfresco, preparato, quest’ultimo, proprio dalle persone con disabilità, davanti agli occhi dei passanti.

Grazie poi al CIP, anche a Conegliano lo sport farà la parte del leone, con partite dimostrative di tennis tavolo e calcio balilla, per le quali saranno chiamati degli atleti professionisti, e le attività remiere organizzate dal Canoa Club di Mestre, tutti momenti accompagnati da un gruppo musicale di ragazzi con disabilità.

E ancora, le dimostrazioni di judo di sabato 7 e il wheelchair hockey (hockey su carrozzina elettronica) di domenica 8, con la squadra dei Treviso Bulls dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Terraglio e una rappresentativa della UILDM, che metteranno a disposizione alcune carrozzine elettroniche, per far provare a chi lo vorrà il brivido di questo gioco spettacolare. Senza dimenticare, infine, la presentazione del libro Vincenti. Quelli del rugby con le ruote. Storie di vita e di sport di Elena Barbini e Giorgio Sbrocco.

Da ultimo, ma non certo ultimo, per provare la sensazione di cosa significhi vivere seduto in una carrozzina elettronica o manuale, apprendendo sulla propria pelle le difficoltà legate alle barriere architettoniche, bimbi, ragazzi e adulti potranno effettuare un percorso in carrozzina, che presenterà diverse barriere e ostacoli, con il coordinamento di un gruppo di animazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: iniziative@uildmve.it, presidenza@fishonlus.it, sustainability@gruppoigd.it.
(Ufficio Stampa FISH)

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